RIPACANDIDA 31 LUGLIO 2011 – Innaugurazione sede Comunale

RIPACANDIDA 31 LUGLIO 2011

INNAUGURAZIONE SEDE STORICA COMUNALE
(Intervento del Sindaco)

E’ mio dovere porgere un caloroso saluto e ringraziamento a tutti voi che siete qui convenuti a cominciare da sua Eccellenza il Prefetto di Potenza Dott. Luigi Riccio, ai rappresentanti delle forze dell’ordine rappresentati dal Luogotenente SANTORO, reggente la Compagnia dei Carabinieri di Venosa, al Comandante della Caserma dei Carabinieri di Ripacandida, al Comandante della Stazione delle Guardie Forestali e a tutti Voi presenti che avete risposto all’invito per questa inaugurazione della Sede storica Comunale.

L’immobile che come ben sapete riguarda l’ex Convento di Clausura fondato dall’Arciprete G. B. Rossi sul luogo dove sorgeva “la Casa Palaziata” (non a caso ho voluto citare il termine “Casa Palaziata” utilizzato negli antichi scritti) dei suoi avi, la nobile casata ripacandidese dei Baffari – Rossi di cui sul portale si ammira ancora lo stemma gentilizio.

In questo momento particolare è per me un onore dare giusta memoria e testimonianza a questa antica famiglia che nel lontano “ 6 novembre 1734 nella terra di Contursi – come si legge nel rogito per mano del Notaio Vito Pignata – i reverendissimi Don Giovanni e Don Giovambattista Rossi – Baffari fratelli uterini della terra di Ripacandida risolsero per rimedio delle coscienze e in suffragio dei loro antenati fondare in questa terra di Ripacandida un Monastero di Clausura sotto la regola delle Carmelitane Scalze”.

L’intero fabbricato dell’asse ereditario comprendeva l’ex forno comunale, la Chiesa di San Giuseppe, la sede che stiamo per innaugurare, l’ex biblioteca, l’ex Caserma dei carabinieri ed altri locali adiacenti acquistati dall’Arciprete Giovambattista Rossi.

In questo atto notarile tutti gli altri eredi ed aventi diritto, le sorelle Donna Camilla (sposata al Dott: Cesare ARANEO di Pescopagano), Donna Giulia (sposata al Dott. Di Gilio di Rapolla), e Donna Fulvia (sposata al Dott. Modestino Brescia di Melfi) danno il consenso scritto e donano parte delle loro proprietà per l’erigendo Monastero.

Questo in breve i fatti più importanti della fondazione che fra le diverse traversie e difficoltà divenne il centro monastico più importante della zona visitato a più riprese da San Gerardo Maiella e nel 1751 da San Alfonso dei Liguori.

Ma dopo un secolo e mezzo circa la vita del Monastero si complica e diventa sempre più difficile. La legge assai rigorosa voluta dall’allora Primo Ministro Ricasoli, si traduceva in pratica in un vera e propria espropriazione. Infine con la Legge del 1907 di Giolitti vengono soppressi alcuni ordini religiosi e opere pie e nel 1908 il Monastero viene soppresso e la struttura viene incamerata dal Comune di Ripacandida.

Oggi questa “casa palaziata” quasi del tutta restaurata come vedrete è qui a testimoniare e a raccontarci un pezzo della Storia millenaria di Ripacandida.

L’intera ristrutturazione si è resa necessaria per una serie di problemi di messa in sicurezza dovuti alla fatiscenza dell’impianto elettrico e termico non assolutamente in regola con le normative vigenti; a problemi igienico sanitari dovuti alla fuoriuscita di liquami provenienti dal collettore fognario principale che attraversa l’intero complesso.

Il trasferimento degli uffici Comunali nella ex scuola Media sono avvenuti nell’anno 1997.

L’opera di ristrutturazione e recupero è costituita da quattro lotti :

1° Lotto
Importo del progetto £. 5000.000.000 (pari ad € 258.228,00) progetto redatto e diretto dagli Arc. Fabbri e Savino – Impresa esecutrice Filidoro Vittorio da Venosa – Intervento realizzato con finanziamento Legge 219/81 – Lavori iniziati nel 2003 ed ultimati nel 2004. Collaudo statico redatto dall’Arch. Schirò di Rionero in V.re. Lavori consistenti in demolizione e ricostruzione tetto ex sala consiliare, rifacimento parziale del tetto locali uffici Assessori, impiantistica;

2° Lotto
Importo del progetto € 568.000,00 progetto redatto e diretto dagli Arch. Fabbri e Savino – Responsabile della Sicurezza il Geom. Alamprese – Impresa esecutrice Ing. Brigante da Napoli – Intervento realizzato con finanziamento PIT – Lavori iniziati nell’anno 2007 ed ultimati il 15/06/2009 – Collaudo statico Ing. Fasciano da Lavello. Lavori consistenti nel completamento piano terra e primo piano, degli impianti tecnologici, infissi ecc.;

3° Lotto
Importo lavori € 210.000,00 – Progettazione ed esecuzione lavori a spese della Società WIND FARM a seguito convenzione eolico – ditta esecutrice Prisma da Rionero – Lavori consistenti nel recupero dei locali seminterrato, accessori, giardino ecc.

4° Lotto di prossima realizzazione
Importo progetto € 259.000,00 progetto esecutivo a cura dei Tecnici Ing. Motta da Potenza e Geom. Chiarito di Ripacandida. Finanziamento POIS – I lavori riguarderanno il recupero di tutti i locali del Piano seminterrato di via Calata Monache. I lavori saranno appaltati entro il prossimo Ottobre.

Per opportuna conoscenza è il caso di menzionare oltre a questi interventi in gran parte strutturali anche tutte le altre opere resosi necessarie:

1° Intervento dell’importo di € 21.000,00 per ripristino strada adiacente sede comunale per eliminare infiltrazioni d’acqua piovana nei locali sottostanti. Opera realizzata con gentile concessione del finanziamento da parte della WIND FARM;
2° Arredo nuova Sala Consiliare dell’importo di circa € 12.000,00. Opera realizzata con gentile concessione del finanziamento da parte della WIND FARM;
3° Acquisto arredi per uffici importo € 52.000,00. Finanziati con Fondo di coesione anno 2009;
4° Opera per il collegamento alla rete RUPAR (Internet), importo € 1.500,00. Finanziato con fondi di bilancio provenienti dall’eolico;
5° Opera per dotare la struttura Comunale di sistema di allarme, Importo € 12.000,00. Finanziato con fondi di bilancio provenienti dall’eolico;
6° Acquisto Server e Rete interna LAN ( Rete Informatica). Importo € 12,000,00. Finanziato con fondi di bilancio provenienti dall’eolico;
Questa Amministrazione ha ritenuto opportuno per l’occasione allestire all’interno del complesso una pinacoteca in cui sono esposti opere di pittori locali dilettanti ed opere di autori che comunque hanno profonde radici ripacandidesi.

Inoltre è stata allestita una fototeca con immagini e foto d’epoca i cui personaggi hanno contribuito a scrivere la storia del nostro paese. Uno spaccato di vita quotidiana e di evoluzione del costume.

Documenti fotografici ritenuti da questa Amministrazione insostituibili ed imperdibili. Non possiamo per incuria, per negligenza o addirittura per ignoranza perdere un patrimonio che è lo specchio della nostra vita e che ci consente passo dopo passo di ricostruire la nostra storia passata e recente, dandoci la possibilità di recuperare la nostra memoria storica, le radici più profonde del nostro Paese e della nostra intera Comunità.

Di nuovo grazie a Voi tutti di essere oggi qui.
Il Sindaco
(Giuseppe ANNUNZIATA)

Segue video.